Una domanda che mi è stata posta più volte a proposito dei miei preventivi per servizi di interpretazione riguarda la clausola sulla registrazione degli interpreti. Ma cosa scrivo esattamente? Il testo (generico) che uso solitamente è il seguente:

La traduzione simultanea non verrà registrata né inviata in streaming senza il consenso degli interpreti. In caso di autorizzazione della registrazione, gli interpreti avranno diritto a un compenso da stabilirsi.

Va innanzitutto spiegato che l’articolo 2 della Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche stabilisce che sono protette come opere originali anche le traduzioni. Tale norma tutela anche gli interpreti di conferenza quando la loro prestazione viene fissata su qualsiasi tipo di supporto (registrazione audio, video, trascrizione, ecc.).

Sia nel caso in cui la traduzione degli interpreti sia trasmessa in streaming, sia nel caso in cui sia registrata per un uso successivo, le due parti devono quindi sottoscrivere un contratto specifico per la cessione dei diritti d’autore.

Nel caso dello streaming, sempre più spesso questo non si traduce in costi aggiuntivi per l’organizzatore, in quanto chi ascolta la traduzione online in diretta viene equiparato a un ascoltatore presente in sala.

Nel caso di una registrazione vera e propria, la cessione dei diritti d’autore avviene nella maggior parte dei casi dietro pagamento di un compenso che si aggiunge all’onorario di base degli interpreti. 

In questo caso, è importante che il committente sia consapevole della differenza che esiste tra l’utilizzo dell’interpretazione simultanea e la traduzione scritta effettuata in base alla trascrizione dell’originale. Qualche organizzatore poco avveduto potrebbe infatti pensare di risparmiare sulla traduzione degli atti di un convegno facendo semplicemente trascrivere il contenuto dell’interpretazione simultanea. Ma quest’ultima è pensata per essere fruita hic et nunc, ovvero nell’immediato e nel contesto specifico del convegno. Inoltre, più in generale, vi è una notevole differenza tra la lingua scritta e la lingua parlata, con quest’ultima che è fatta anche di ripensamenti e autocorrezioni. Una volta trascritto parola per parola, anche il miglior discorso a braccio di un eccellente relatore conterrà quelle che nella lingua scritta sono considerate delle imperfezioni. Pertanto, per la stesura degli atti di un convegno, l’approccio più corretto consiste nell’effettuare una traduzione scritta partendo dal testo originale pronunciato dal relatore.

Un’ultima annotazione: premesso che le condizioni audio devono sempre essere ottimali e permettere agli interpreti di sentire tutto ciò che viene pronunciato al microfono, ciò diventa ancor più importante nel caso sia effettuata la registrazione.

 

Per informazioni e preventivi: Tel. (+39) 3201878191 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.