A volte, quando ricevo una richiesta di preventivo per un servizio di interpretazione consecutiva [Simultanea o consecutiva?], mi viene detto che “si tratta di tradurre solo un intervento di 15-20 minuti”. In questi casi, è abbastanza evidente il tentativo del cliente di ricevere un’offerta scontata.

Tuttavia, le cose non sono così semplici. 

Innanzitutto, qualsiasi sia la modalità scelta per il servizio di interpretazione (consecutiva o simultanea), bisogna sempre tenere presente che un interprete serio si prepara per ogni incarico, documentandosi sulla terminologia specifica del settore, preparando glossari e informandosi sui relatori che dovrà tradurre.

Nel caso specifico della consecutiva, poi, l’impegno dell’interprete non si esaurisce quasi mai con la sola traduzione dell’intervento del relatore straniero.

Con Ben Lerner-consecutiva

Prendiamo l’esempio di un convegno sui diritti dell’infanzia in cui è stata invitata un’esperta di caratura internazionale. Il programma prevede prima una serie di interventi in italiano, poi la relazione dell’ospite straniera e ancora un dibattito in italiano. Pensate davvero che la vostra ospite abbia piacere di assistere agli interventi precedenti (e seguenti) senza capire nulla? Ecco allora che l’interprete effettua una traduzione sussurrata all’orecchio della vostra ospite, che così potrà seguire i lavori ed eventualmente modificare la propria presentazione di conseguenza. È quello che, nel gergo degli interpreti di conferenza, viene chiamato chuchotage, dal verbo francese chuchoter, che significa appunto “sussurrare, bisbigliare”.

 

Con Ben Lerner-chuchotage

Lo chuchotage è poi essenziale quando, al termine della presentazione del relatore straniero, si lascia spazio alle domande del pubblico. 

Risulta quindi evidente che l’impegno dell’interprete va ben oltre la traduzione consecutiva di quell’unico intervento di “soli 15-20 minuti” e, comprendendo anche la fase di chuchotage, può arrivare anche a mezza giornata. 

Se il vostro evento dura tutto il giorno e il vostro ospite è interessato a seguirne per intero lo svolgimento, allora bisognerà prevedere un secondo interprete per alternarsi nello chuchotage. Pur essendo a volte trascurata e poco nota ai clienti, questa modalità è a tutti gli effetti una forma di traduzione simultanea, con tutta la fatica che ne deriva.

Dal punto di vista organizzativo, tenete presente che lo chuchotage è fattibile per un massimo di due persone, con l’interprete che siede in mezzo ai due ospiti stranieri o alle loro spalle e bisbiglia la traduzione. Solitamente, la sistemazione ideale è in prima fila, tra il pubblico, in modo che gli ospiti e l’interprete possano vedere bene i relatori e lo schermo. Inoltre, potrebbe essere importante sedere in corrispondenza di una delle casse della sala, in modo che l’interprete possa sentire senza troppa fatica. 

Concludo questo breve articolo con un aneddoto personale. Qualche anno fa, stavo facendo lo chuchotage per un ospite straniero in occasione di un convegno di infermieristica. Eravamo seduti in prima fila e, a un certo punto, uno dei relatori intervenuti per i saluti iniziali si è fermato lanciandomi uno sguardo di fuoco, pensando che stessi chiacchierando con la persona al mio fianco e che fossi semplicemente un maleducato. Immediatamente, l’organizzatore del convegno, che mi aveva affidato l’incarico, ha spiegato la situazione e tutto è ripreso normalmente.

Spero quindi che, alla prossima occasione, saprete distinguere tra un chiacchierone maleducato e un interprete che si sta prendendo cura di un ospite internazionale.

 

Per informazioni e preventivi: Tel. (+39) 3201878191 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.